Lo spettro dei danni che colpiscono le persone e che sono tutelati in sede assicurativa si è notevolmente ampliato negli ultimi anni, comprendendo al suo interno anche i danni che colpiscono la personalità dell'individuo. Infatti, non sono più riconosciuti solo i danni fisici, quali morte (danno tanatologico), inabilità temporanea e invalidità permanente, ma anche quelli che riguardano la sfera più generale della persona umana. Vengono così annoverati, ora, anche il danno biologico, il danno morale e il danno esistenziale.
Il danno tanatologico è in realtà una particolare categoria del danno morte. Per essere danno tanatologico, la morte deve essere causata da una lesione per mano di terzi, tendenzialmente nell'ambito di un fatto illecito. Per far parte del danno tanatologico è anche necessario che dal momento della lesione al momento della morte il lasso di tempo che intercorre sia sufficientemente basso da rendere possibile il collegamento fra l'una e l'altra. Per quanto riguarda l'inabilità temporanea, parliamo invece di un danno che rende il soggetto incapace di svolgere la propria attività lavorativa per un periodo di tempo limitato. Per esempio, se tra le conseguenze di un incidente stradale c'è una lesione ai tendini, e questo impedisce al danneggiato di andare al lavoro per un mese, in quel mese si parla di inabilità temporanea.
Molto più grave è il caso dell'invalidità permanente, che colpisce l'individuo assicurato per un periodo di tempo illimitato, e che quindi risulta da un danno irreparabile. Questo danno può colpire il corpo in modo parziale o totale e impedisce per sempre all'assicurato di proseguire nelle proprie normali attività lavorative. Ad esempio, se un incidente stradale rende l'individuo paraplegico, ossia paralizzato dalla vita in giù, si tratta di un caso di invalidità permanente.
Più vasta è invece la casistica del danno biologico, ormai riconosciuto ufficialmente dalla giurisprudenza. Danno biologico è il danno causato da qualunque evento che danneggi l'integrità della persona nella sua totalità, che si tratti di un fatto fisico o di un fatto psicologico. Ancora più generale è la categoria del danno morale, che implica tutte le mancate possibilità di guadagno, godimento, felicità e soddisfazione causate da un evento. Infine, ultima categoria è quella del danno esistenziale, una scoperta piuttosto recente nell'ambito della giurisprudenza. Si tratta del danno causato da un qualunque evento che possa danneggiare la persona nel concreto sviluppo della sua personalità attraverso le libere attività umane, come il lavoro, le relazioni interpersonali, l'attività fisica e lo sport. Nel danno esistenziale sono compresi il diritto all'informazione da parte dei medici, il diritto ad avere una famiglia, il diritto al gioco, il diritto ad avere un lavoro. Se questi diritti vengono lesionati, si può parlare di danno esistenziale.